Garante Lanciano ha presentato relazione annuale presso le Commissioni I e IV

È stata discussa ieri pomeriggio presso le Commissioni consiliari permanenti I e IV della Regione Molise la relazione annuale dell’attività relativa al 2020, svolta dal Garante regionale dei Diritti della Persona, dottoressa Leontina Lanciano.

Un momento importante di resoconto e confronto, previsto dalla Legge regionale istitutiva dell’organismo di garanzia, del 9 dicembre 2015 numero 17, nel quale la Garante illustra la realtà regionale degli ambiti di propria competenza: difesa dei diritti dei minori, difesa dei soggetti privati della libertà personale e difesa civica, individuando le sfide attuali e le prospettive future.

“Pendermi cura dei cittadini, dei minori, delle persone private della libertà personale è quanto perseguo, quotidianamente, nello svolgimento delle mie funzioni - ha detto Leontina Lanciano - con la consapevolezza della rilevanza e della delicatezza che questo comporta da un punto di vista morale e istituzionale”.

La dottoressa Lanciano ha evidenziato nel dettaglio dei dati specifici, espressione della realtà molisana, le varie attività esercitate a sostegno di un ruolo sempre più sollecitato e recepito come importante dal territorio.

La pandemia ha accentuato la funzione operativa, e anche quella di mediazione sociale, del Garante. Notevole in questo senso il lavoro nell’ambito della tutela dei diritti di bambini e adolescenti. La dottoressa Lanciano ha monitorato la situazione dei minori nelle scuole e nelle case di accoglienza, verificando personalmente le difficoltà e l’isolamento di alcuni bambini durante i lockdown totali. Dal confronto continuo con questa realtà in parte nascosta è venuta fuori una brillante iniziativa editoriale: ‘Diario di una pandemia, i minori al tempo del Covid’ nella quale è stata data voce a bambini e adolescenti in un momento storico davvero difficile.

La Garante ha quindi rappresentato le iniziative avviate e realizzate. Per ogni ambito ha esposto lo stato dell’arte, i progressi, evidenziando le criticità non ancora risolte e sensibilizzando i consiglieri presenti, affinché si facciano portavoce nell’Assemblea legislativa, per rafforzare ove possibile gli impegni finanziari nella programmazione delle politiche per il sostegno delle fasce fragili.

Illustrata poi la situazione delle tre case di reclusione molisane, con un riferimento preciso alle difficoltà legate alla pandemia e ai rischi ad essa connessi per i soggetti privati della libertà personale. Particolarmente complesso lo stato in cui versa il carcere di Campobasso.

Tanto lavoro infine per la difesa civica, con la segnalazione costante di ritardi amministrativi di pratiche spesso complesse. Sempre più cittadini si rivolgono al Garante per problematiche e contenziosi insorti nei rapporti con la pubblica amministrazione.

La dottoressa Lanciano ha sottolineato che il suo impegno è sempre stato rivolto ad individuare possibili soluzioni operative e risposte appropriate alle istanze pervenute, ma anche a promuovere il rispetto della persona e a diffondere la cultura dei diritti nella società civile.

L’audizione si è svolta nell’aula consiliare di Palazzo d’Aimmo, alla presenza dei membri delle due Commissioni permanenti, presiedute dai consiglieri Andrea Di Lucente e Gianluca Cefaratti.

Ne è seguita una proficua discussione nella quale i consiglieri regionali hanno inteso confermare la volontà di lavorare a stretto contatto con la Garante per il raggiungimento di risultati efficaci a salvaguardia dei livelli di tutela di tutte le fasce della popolazione molisana.

Al termine della seduta, le Commissioni hanno preso atto della relazione annuale del Garante, che presenteranno all’attenzione del Consiglio regionale.

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