Cosa fa

La Regione Molise, con la legge regionale del 9 dicembre 2015, n. 17, ha istituito il Garante dei Diritti della Persona.

La Dott.ssa Leontina Lanciano è stata eletta in data 11 luglio 2017 dal Consiglio Regionale ed ha prestato giuramento il 28 luglio 2017 davanti all’Assise.

L’ufficio del Garante ha sede presso la Giunta Regionale e svolge competenze inerenti alle funzioni relative alla Infanzia e Adolescenza, alla Difesa Civica ed alle persone con libertà soppressa.

Il Garante è organo monocratico e svolge le funzioni attribuitegli in piena autonomia e indipendenza di giudizio e valutazione.

Il Garante formula, su richiesta o di propria iniziativa, pareri su progetti di legge o atti di indirizzo relativamente alle materie riguardanti i diritti fondamentali della persona, i diritti dei minori e quelli dei detenuti della Regione.

Non è soggetto ad alcuna forma di dipendenza gerarchica o funzionale.

Il Garante, entro il 31 marzo di ogni anno, come da art. 9, comma 1, della legge istitutiva, presenta al Consiglio Regionale una relazione sull’attività svolta nell’anno solare precedente, con eventuali considerazioni e proposte su aspetti normativi o amministrativi pertinenti.

Questa relazione presenta un quadro delle attività svolte dal Garante dei Diritti della Persona, dott.ssa Leontina Lanciano, nel periodo 1° gennaio - 31 dicembre 2018.

La relazione è esaminata dalle commissioni consiliari competenti, che ne riferiscono al Consiglio regionale, ed è pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione Molise, come da art. 9, comma 1, della legge regionale 17/2017.

La legge regionale indica l’ambito entro cui svolgere il mandato, che deve essere dedicato a “promuovere, garantire, tutelare e vigilare nella piena attuazione dei diritti e degli interessi individuali e collettivi delle Persone, e ciò rappresenta per il Garante l’unico e vero obiettivo, in conformità a quanto previsto dalla Costituzione, dalla legislazione Regionale, Nazionale ed internazionale”.

Dopo quasi due anni di attività, si può affermare che l’accorpamento delle competenze in un’unica figura di garanzia ha rafforzato l’efficacia della qualità del servizio offerto ai cittadini, consentendo il consolidamento di un intervento coordinato ed unitario, soprattutto a tutela di categorie vulnerabili come minori e detenuti, incrementando l’autorevolezza dell’istituzione e permettendo una migliore razionalizzazione delle risorse.

Contesto normativo

Spetta al Garante assicurare in ambito regionale i diritti delle persone fisiche e giuridiche verso le pubbliche amministrazioni e nei confronti di gestori di servizi pubblici, attraverso un’azione non giurisdizionale di promozione, di protezione e di mediazione.

Caratteristica distintiva e peculiare della figura di garanzia è, infatti, quella di operare con strumenti non giurisdizionali di mediazione, persuasione, facilitazione, orientamento, sollecitazione, raccomandazione, a tutela dei diritti delle persone fisiche e giuridiche nei confronti di disfunzioni o abusi delle pubbliche amministrazioni e dei gestori di servizi pubblici che hanno sede nel territorio della Regione.

Nell’ambito della propria funzione di garanzia dell’infanzia e dell’adolescenza la finalità è quella di promuovere, proteggere e facilitare il perseguimento dei diritti, in modo da favorire la prevenzione del disagio minorile e per il miglior trattamento delle situazioni che richiedono interventi di ordine assistenziale, giudiziario, educativo e sociosanitario.

Infine, negli interventi a favore delle persone detenute negli istituti penitenziari, nei Centri di identificazione ed espulsione, nelle strutture sanitarie, in quanto sottoposte a trattamento sanitario obbligatorio, nonché delle persone private a qualsiasi titolo della libertà personale, il Garante è chiamato ad assumere ogni iniziativa volta ad assicurare che siano erogate le prestazioni inerenti al diritto alla salute, al miglioramento della qualità della vita, all’istruzione, alla formazione professionale, al reinserimento sociale e lavorativo.

Il Garante:

  • Tutela i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza attraverso azioni di sensibilizzazione, protezione, orientamento e sostegno;
  • promuove, protegge e facilita il perseguimento dei diritti delle persone private della libertà personale;
  • promuove iniziative per l’analisi delle problematiche giuridiche, socio-economiche, educative e psicosociali che influiscono sul soddisfacimento dei diritti fondamentali della persona, con particolare riferimento alle condizioni dei gruppi sociali maggiormente vulnerabili;
  • supporta, attraverso azioni di informazione, consulenza, facilitazione e mediazione, persone fisiche o giuridiche portatrici di interessi privati o diffusi relativamente a qualunque atto o procedimento amministrativo, attività di uffici e servizi delle pubbliche amministrazioni, nonché quelle dei gestori dei pubblici servizi in ambito regionale, al fine di garantirne imparzialità e buon andamento;
  • promuove, anche in collaborazione con altre istituzioni e tramite collegamenti con la pubblica opinione e con i mezzi di informazione, iniziative per la sensibilizzazione e la diffusione della cultura dei diritti della persona;
  • promuove la conoscenza dell’istituzione dell’Ufficio di garanzia e delle azioni dallo stesso svolte sia presso l’opinione pubblica sia nei confronti dei propri interlocutori istituzionali, sollecitando, in particolare, le pubbliche amministrazioni ad informare i destinatari dei propri atti della facoltà di rivolgersi al Garante;
  • partecipa agli organismi di coordinamento regionali, nazionali, europei e internazionali formati da analoghe istituzioni indipendenti per i diritti umani;
  • promuove il coordinamento regionale delle istituzioni di garanzia, comunque denominate, operanti a livello locale, avvalendosi dell’assistenza delle strutture regionali competenti e, ove necessario, della collaborazione di esperti e di centri di studio e ricerca.

Infine, nell’esercizio delle funzioni di Difesa Civica, il Garante concorre all’attuazione del diritto al buon andamento ed all’imparzialità della pubblica amministrazione, secondo criteri di legalità, correttezza, umanità, sollecitudine, ragionevolezza ed equità.  

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