Giornata contro la violenza alle donne, la Garante: educare fin dall’infanzia

Studenti e istituzioni a confronto contro la violenza di genere. Un’occasione, nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne per approfondire e conoscere maggiormente un fenomeno che, purtroppo, continua far registrare numeri importanti e a destare allarme sociale. L’incontro, promosso dalla Prefettura di Isernia in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale e le Associazioni Inner Wheel e Rotary Club di Isernia, ha visto la partecipazione, tra le figure istituzionali chiamate ad intervenire, della Garante Regionale dei Diritti della Persona, Leontina Lanciano.

Presenti all’appuntamento diverse scuole della provincia di Isernia. “Tra i reati più odiosi con cui la società moderna si trova tuttora a confrontarsi – afferma Leontina Lanciano – c’è senz’altro quello della violenza di genere. Perché alla gravità degli episodi in sé, si aggiunge l’elemento discriminatorio del mancato riconoscimento dei diritti della donna in quanto persona libera e non più subordinata a una figura maschile, come è invece stato, normativamente e culturalmente, fino al recente passato”.

Particolarmente importante, rimarca la Garante, iniziare ad affrontare tale tematica fin dall’infanzia e dall’adolescenza, per formare adulti consapevoli e spezzare la catena dei femminicidi e degli abusi. Tra i temi affrontati nel corso del dibattito, si è parlato dell’ipotesi di sostituire con un asterisco la vocale finale di articoli e sostantivi, che contraddistingue il genere grammaticale maschile o femminile, allo scopo di far sì che la parola possa essere indistintamente rivolta ad entrambi i generi. Leontina Lanciano si è detta favorevole a questa scelta: “Non è una questione di ordine grammaticale – è il parere della Garante – ma sostanziale. Bene, quindi, utilizzare l’asterisco per trascendere il genere, laddove è importante trascenderlo per questioni di inclusività. Magari, con il tempo, potranno essere trovate altre soluzioni linguistiche. Nel frattempo, però, è bene non farsi infastidire dall’uso dell’asterisco, non formalizzarsi sulla sua correttezza formale. Un rifiuto basato esclusivamente sull’aspetto grammaticale significherebbe, infatti, ignorare il problema che c’è alla base, ossia il riconoscimento dell’importanza di una parità di genere effettiva”.

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